simply

martedì 20 dicembre 2011

Art. 18 della Costituzione in deroga con la manovra


In Islanda i cittadini hanno riscritto la costituzione on-line, in Italia il Governo modifica la Costituzione senza che i cittadini ne siano a conoscenza e senza l’approvazione degli stessi.

In tutti i telegiornali e i programmi televisivi e anche in questo blog si è parlato della Manovra Salva-Italia del Governo Monti, ma degli emendamenti contenuti in questa manovra si conosce veramente troppo poco e credo che questa disinformazione non sia dl tutto casuale.

Ora sono venuta a conoscenza che il Governo, nell’emendamento 8 della manovra tratta dell’art.18 della Costituzione, quello dedicato ai lavoratori. Volete sapere di preciso cosa è stato proposto e approvato in questo emendamento? Una sostanziale modifica dell’articolo 18.

Non so se avete qualche nozione di diritto, ma per modificare o estinguere gli articoli della Costituzione esiste un iter ben preciso e molto lungo, in questo caso l’iter è stato saltato a piè pari sempre a discapito dei cittadini di questa Italia e con l’approvazione del Presidente della Repubblica.

I sindacati stanno lottando per questa modifica, ma ho i miei dubbi che ottengano qualche risultato efficace.

In buona sostanza l’emendamento 8 prevede che i contratti sottoscritti con il lavoratore possano essere soggetti a regole territoriali o aziendali senza rientrare nelle categorie dei contratti nazionali per il lavoro. Un esempio che ha anticipato questa nuova normativa è la FIAT. In pratica il lavoratore, se vuole lavorare, si deve adattare a orari, mansioni, modalità di assunzione e  conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro stabilite dall’azienda che decide di assumere. Inoltre sarà valido il licenziamento senza la necessità di indicare la giusta causa anche per le aziende con più di 15 lavoratori.
Trovo che tutto ciò sia veramente assurdo e inaccettabile perché in questo modo e in questo periodo di crisi dove i disoccupati sono davvero troppi, il potere tornerà come 50 anni fa’, nelle mani del ‘Padrone’, infatti non ci saranno alternative. Se una persona vuole lavorare deve accettare le condizioni del datore di lavoro con una minima tutela e sottomettendosi a tutte le richieste pena il licenziamento.
Lascio a voi i commenti, le mie parole sono terminate. Grazie!

3 commenti:

  1. Commentate ragazzi, commentate! Fate sentire la vostra voce!

    RispondiElimina
  2. Ma dove sono finite le mobilitazioni e gli scioperi di massa? Il sindacato perché non li organizza? A pensare male si fa peccato però... insomma, l'impressione è che non abbiano troppa voglia di difendere i diritti dei lavoratori.
    Se pensi che quando una ditta chiede la cigo, la concedono senza batter ciglio e cercare un compromesso, si è già capito di che razza sono.
    Oggi sono polemica, meglio che mi fermi qui ;-)

    RispondiElimina
  3. Penso che ormai pensar male, come dici tu, sia un dovere....bisogna aprire gli occhi su tutta la situazione....non so se hai letto il mio articolo di oggi....anche io sono polemica, ma è giusto così....non c'è più unità tra persone....dobbiamo essere uniti per fare qualcosa, ma ognuno pensa fottutamente a se stesso....questo è drammatico....

    RispondiElimina