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lunedì 12 dicembre 2011

I giovani del nuovo millennio

Non sono vecchia, ma mi sento già di un'altra epoca rispetto ai giovani d'oggi. Soprattutto quando mi saltano alla vista certe notizie orribili, come quelle di questi giorni.

Oggi ho appreso che un sedicenne di 'buona famiglia' ha ucciso il suo Migliore Amico per una sigaretta. Ieri una ragazza della stessa età ha dichiarato e denunciato uno stupro mai avvenuto. La domanda mi sorge spontanea dal cuore: PERCHE'?

Mi rendo conto sempre più spesso della differenza che c'è tra i 30 enni e i 15 enni di oggi.

Noi avevamo dei valori, dei principi, delle aspettative e quotidiane piccole battaglie da affrontare in famiglia per ottenere anche una cosa semplice che oggi risulterebbe banale, come un'uscita con gli amici. Contrattavamo l'ora del ritorno a casa, dovevamo rendere conto di cosa facevamo e con chi uscivamo, andare a scuola era un dovere e non solo un piacere. Conoscevamo la differenza tra il bene e il male. Affrontavamo, anche grazie alla scuola, tematiche importanti come il sesso, l'alcool e la droga con persone competenti che ci spiegavano precauzioni e conseguenze di ogni nostro atto. In fondo ciascuno di noi sapeva bene che a ogni azione corrispondeva una conseguenza, quindi dovevamo assumerci le nostre responsabilità.

La tecnologia non era ai livelli di oggi e soprattutto internet e i social network alla loro età potevamo scordarceli.

L mia è una riflessione sulla situazione attuale dei ragazzi. PERCHE' non sanno cos'è bene e cos'è male e come comportarsi? Possono permettersi di non studiare e non lavorare e non si interessano minimamente di ciò che gli sta intorno e nemmeno le amicizie sono più quelle di qualche tempo fa'.

Sicuramente non c'è più informazioni su argomenti importanti come il sesso e la droga. Infatti ci ritroviamo ragazzine di 15 anni incinte e ragazzi che utilizzano ogni tipo di sostanza stupefacente senza preoccupazione perché non sanno a cosa vanno incontro, per loro è lo 'sballo'. Ma in tutto questo dov'è la famiglia? Che ruolo ha?

Il periodo è critico e triste e probabilmente i genitori delle nuove generazioni tendono ad accontentare in tutti i propri figli, pensando di renderli felici, senza fornirgli un'educazione adeguata, che gli permetta di crescere responsabilmente.

Questi ragazzi non hanno la soddisfazione di aver vinto una battaglia contro il "NO" di mamma e papà. Tutti hanno il cellulare (almeno uno), il computer, le console, la connessione internet, vestiti firmati, libertà e soldi in tasca.
Non c'è più la voglia o la curiosità di imparare, non c'è più bisogno di combattere per nulla e tutto questo svolge un ruolo assolutamente negativo per i giovani del nuovo millennio.

Io credo che ci sia stata data l'opportunità di migliorarci attraverso gli strumenti tecnologici di cui siamo in possesso, ma che questi siano stati utilizzati nel modo sbagliato. La realtà virtuale e la vita sono due cose ben distinte.

Cosa faranno questi ragazzi quando cresceranno, i soldi del papy saranno finiti e si ritroveranno ad affrontare la vita vera?

Sicuramente i giovani del nuovo millennio non hanno un gran bel futuro che li aspetta, senza istruzione e lavoro, ma questa non può essere una valida giustificazione alla loro noia esistenziale e una volta cresciuti non ci saranno psicologi in grado di fargli capire come si vive o come essere felici e gioire delle piccole cose.

Sono molto dispiaciuta per questa regressione, mancanza di interesse verso qualunque cosa sia difforme dal loro 'branco', ma purtroppo spesso la verità fa' male.

Saranno capaci di amare?

Sono troppi i quesiti su questo argomento. L'unica conclusione a cui posso arrivare è augurarmi che tutti i genitori e i ragazzi si sveglino dal torpore in cui hanno vissuto fino a ora, aprano gli occhi e capiscano quali sono i veri valori della vita.

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