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mercoledì 11 gennaio 2012

Sentenza esemplare a Varese: il cane può entrare in ospedale


Finalmente posso raccontarvi una favola a lieto fine. Dopo tante brutte notizie, grazie al giudice Giuseppe Buffone, una bellissima nuova.
Tutto ha inizio quando una signora di Varese con gravi patologie viene ricoverata in una clinica e dopo alcuni giorni chiede di vedere il suo amato cane. Ovviamente, come sempre accade, la clinica risponde con un mancato permesso per ‘motivi igienico sanitari’. A questo punto la signora si rivolge a un giudice perché non riesce a fare a meno dell’amore del suo cane, soprattutto in una simile circostanza.
Il giudice Giuseppe Buffone emette una sentenza esemplare, che mi auguro sia presa da esempio anche in altre circostanze simili. Perché considera il sentimento per gli animali un valore non trascurabile e con decreto del 7/12/2011 riconosce l’esistenza di un diritto della paziente riconosciuto a livello costituzionale, concedendo alla signora la possibilità di stare con il proprio cane anche se si è ricoverati in una struttura sanitaria.
Le motivazioni che il giudice ha utilizzato per spiegare la sua sentenza sono legate all’evoluzione dei costumi e alla modifica della coscienza sociale, oltre che il rispetto di tutte le creature viventi. Da qui la conclusione che se la Legge "ha riconosciuto che l'uomo ha l'obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, e in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l'uomo e gli animali da compagnia", ha "affermato l'importanza di tali animali a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società".
E finalmente cane e padrone possono stare insieme anche in ospedale.
Un applauso e un ringraziamento di cuore a questo giudice sensibile e dal cuore grande!

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